Le tematiche di GTO

Il maestro Fujisawa nelle sue opere, oltre a farci divertire parecchio con le storie di ragazzi come noi (o quasi), non ha questo solo unico intento, in realtà le sue intenzioni, come già accennato in altre occasioni, sono molto più profonde e a volte difficili da comprendere. Infatti il maestro, tra gag esilaranti, storie dei nostri giorni, con personaggi in cui più o meno possiamo identificarci, vuole far emergere un messaggio, più precisamente diversi messaggi, che vanno ad affrontare le tematiche e i problemi più rilevanti dei periodi in cui scrive quelle determinate storie. Dal momento che la saga di GTO ha un’importante estensione temporale, anche gli argomenti affrontati cambiano e si conformano via via all’attualità dei nostri tempi. In questa sezione proveremo a seguire ed indagare sui messaggi e sui vari pensieri dell’autore che emergono dalle sue opere.
Procederemo prendendo in considerazione due elementi:

  • Alcuni strani episodi di ogni saga
  • Il contesto storico in cui la stessa è stata scritta questa

Incominciamo perciò dalla prima in ordine cronologico, cioè Shonan Junai Gumi e proseguiamo così:

ATTENZIONE! L’articolo che stai per leggere potrebbe contenere spoiler se non avessi già letto la storia, se vuoi evitare eventuali anticipazioni te ne sconsigliamo la lettura!!

1. GTO Shonan Junai Gumi

Shonan Junai Gumi è stato scritto nei primi anni ’90, in quel periodo si sentivano ancora forti le influenze degli anni ’80, che erano stati pieni di paure e dubbi sul sesso, ma durante gli anni ’90, si incomincia a parlare più seriamente dell’omosessualità, delle tematiche transgender e delle malattie veneree, d’altronde è proprio durante questo periodo che per la prima volta OMS riconosce che l’essere omosessuale non è una malattia mentale come fino ad allora ritenuto e sarà poi intorno ai primi anni del nuovo millennio che la medicina inizierà a trovare risposte e aumenterà la ricerca su malattie sessualmente trasmissibili, come l’HIV che avrà il proprio picco proprio durante gli anni ’90. Analizziamo dunque tre “strani” episodi che si verificano all’interno della storia:

1) La vicenda di Aina (la ragazza di cui si infatua Eikichi durante il 1° volume)
2) La vicenda di Kaoru (il fratello di Jun Kamata, apparso a più riprese nella storia)
3) La vicenda di Misato (la ragazza di cui Eikichi si innamora verso la fine di Shonan Junai Gumi)

Nel primo caso, Aina, voleva fare sesso con Eikichi solo per potergli trasmettere la sua malattia venerea (di natura non meglio identificata).
Nel secondo caso, Il fratello di Kamata, Kaoru, si travestiva da donna per ingannare i ragazzi e poi estorcergli soldi, ma dopo essere stato sconfitto da Eikichi che era ignaro della sua vera identità, Kaoru si innamora perdutamente di lui e continuerà a travestirsi da donna al fine di poterlo prima o poi conquistare.
Fin qui possono sembrare vicende isolate, create solo per rendere le situazioni le più imbarazzanti possibili, ma la terza vicenda è quella che ci fa comprendere tutto: Eikichi si innamora di Misato, credendolo una vera ragazza, il che non è di per sé falso ma in origine era un uomo che ha fatto un’operazione per cambiare il suo corpo in quello di una donna. Alla fine Misato confessa ad Eikichi la verità su di lui, e in seguito andrà via, nonostante Eikichi lo avesse accettato ed era anche pronto a partire via con lei. Fujisawa, nelle vignette che seguono questi momenti, inserisce delle strane domande, che sembrano rivolte ad Eikichi, ma forse più propriamente sono rivolte al lettore; questa sequenza di dialoghi mette in luce la vera tematica che l’autore in questa saga cerca di affrontare: cioè se l’amore rimane tale, rimane vero, anche se non è tra uomo e donna ma tra uomo e uomo o donna e donna. Oltre a quanto detto, Eviteremo di accennare al Teppismo in generale dato che è la tematica più evidente e cardine che tiene insieme l’opera ed è un qualcosa che si commenta già da sola durante la lettura.

2. GTO Bad Company

Bad Company è stato scritto circa sei mesi dopo la fine di Shonan Junai Gumi. Questa storia auto-conclusiva che mostra un Eikichi frequentante ancora le scuole medie, mette in luce un’altra tematica importante, che proprio in quel periodo incominciava a farsi sentire: cioè il Bullismo. D’altronde il bullismo è forse figlio diretto del Teppismo, già ampiamente affrontato in Shonan Junai Gumi, ma nascono nuovi contesti che prima non erano emersi, e anche tra ragazzini non ancora grandi iniziano a manifestarsi questi comportamenti violenti e discriminatori, sia a livello fisico che psicologico. Infatti in Bad Company più volte vediamo i senpai di 3° anno che si impongono sui ragazzi di 2°, o anche Ryuji stesso che picchia i suoi compagni solo al fine di imporsi e mostrare quanto sia forte ma, come ci viene fatto vedere ci sono problemi familiari e fragilità caratteriali dietro queste violenze, come appunto è stato dimostrato da tutti coloro che hanno studiato questo triste e attuale fenomeno.

3. GTO Great Teacher Onizuka

Great Teacher Onizuka è stato scritto a partire dalla fine degli anni ’90 e si ambienta già nel nuovo millennio. In questa saga vengono affrontati i temi più svariati, ma quello che ci appare come il più rilevante è la competitività e la “fretta” della nostra società. Infatti, GTO denuncia fortemente quest’aspetto della civiltà occidentale, molto forte soprattutto nella società giapponese, che non solo fa perdere fiducia in se stessi ma in casi estremi può portare un individuo a impazzire o a elaborare pensieri suicidi, poiché si sente oppresso e schiacciato dagli altri. Un chiaro esempio è Teshigawara, il professore di matematica dell’istituto Kissho, dal momento che il suo complesso di inferiorità nei confronti del fratello e del padre lo tormenta e lo fa sentire uno zero nei loro confronti. Ma vediamo anche degli “anti-eroi”, in un certo senso, come ad esempio lo stesso Uchiyamada, che ora si mostra come un pezzo del meccanismo di questo marcio sistema, ma più volte si intravede come in passato fosse diverso e realmente dedito alla sacra missione dell’insegnamento, come d’altronde lo era il suo defunto padre, e attraverso quest’esempio ci rendiamo anche conto di come la società possa cambiarci e modificare anche le nostre più nobili intenzioni, facendole cadere nel dimenticatoio e rendendo vuota la nostra anima. Oltre all’aspetto della società, Fujisawa ci propone anche altre domande, soprattutto nel numero finale di GTO, dove dopo una serie di alcune botte e risposte, ci si pone un’ultima e bellissima domanda, che si può comprendere solo dopo aver assaporato ogni singola pagina di questo capolavoro: “Cosa è per te la scuola?”. Perché, purtroppo, anche la scuola è stata inglobata all’interno dei meccanismi della società, non crea più menti libere, non dà più agli individui una personale profondità, ma tende ad uniformare, ad annoiare, a portarci ad avere un comportamente freddo e meccanico, lontano invece dagli ideali che ancora muovono il cuore puro di Eikichi Onizuka, che saprà appunto insegnare di nuovo ai suoi ragazzi cosa sia davvero la scuola.

4. GTO Shonan 14 Days

Shonan 14 Days, essendo uno spin-off di Great Teacher Onizuka, non si distanzia più di tanto dall’opera principale, ma se possibile va ad affrontare la stessa tematica del marcio presente nella società da un punto di vista diverso rispetto al precedente, dal punto di vista della famiglia. La famiglia dovrebbe essere il luogo dove i valori si tramandano e si insegnano e dove la crescità dell’individuo trova la sua piena realizzazione ma, nel mondo moderno, sempre più spesso le famiglie vengono distrutte dall’egoismo degli adulti e i ragazzi, i figli, sono i primi a subirne le conseguenze. Quando un genitore è violento, schizzofrenico, assente, stressato, nervoso le conseguenze sui figli non sono mai piacevoli. Ed è in questo non felice contesto che nascono le case-famiglia, luoghi dove si cerca di riparare l’anima dei ragazzi feriti indirettamente ma conseguentemente dal marcio della società, che li allontana da loro stessi e dagli altri. E il compito più difficile, forse, è proprio quello di far sì che questi ragazzi feriti possano riaprire nuovamente il loro cuore, riuscire a tornare a vivere come prima; nella storia, l’ancora di salvezza diventa di nuovo il professor Onizuka, ma nei giorni nostri, queste realtà attualissime, vengono troppo spesso ignorate e dimenticate trasformando le vittime in persone tetre, vuote e possibilmente rendendole infine simili ai loro stessi aguzzini.

5. GTO Paradise Lost

Paradise Lost, continua la denuncia dei mali che affliggono la società, sempre usufruendo del solito ambiente scolastico che ormai ci è caro da Great Teacher Onizuka. Ma questa volta il miglior professore del Giappone dovrà affrontare qualcosa di relativamente nuovo: la corruzione presente nel mondo dello spettacolo. Ha una nuova classe, dove tutti i componenti sono o idol o aspiranti idol e la vita, neanche per loro, non è rose e fiori. Tra chi è andato a letto col produttore per ottenere la perte, chi è stato usato e poi gettato via, chi è minacciato e messo alle strette dalla proprio agenzia, possiamo osservare la falsità e l’ipocrisia di questa realtà all’apparenza sfarzosa che si mostra invece sporca e avvelenata e, come sempre, a farne le spese sono i ragazzi usati da adulti senza scrupoli, solo per il loro piacere e tornaconto.