Ino-Head Gargoyle

Toshiyuki Saejima, ventidue anni, agente di polizia presso la sezione metropolitana del parco di Inogashira, conosciuto da tutti come “l’agente demone” da sempre temuto per la sua espressione da gargoyle e l’acconciatura da “oni”, lavora con Soichiro Okita, un giovane poliziotto belloccio, figlio di papà, che si diverte a prenderlo in giro e deriderlo per il suo scarso (se non nullo) successo con le donne. Un giorno, Toshiyuki, stanco di pagare delle professioniste (che sembrano uscite da horror movies giapponesi) e di comprare dvd porno, decide di cambiare vita, e trovare finalmente una ragazza che possa amarlo veramente, e “rubare” la sua “verginità” da non “professionista del settore”. Durante il solito giro di ronda, fa la conoscenza di Shizuka, un’avvenente donna intenta a spogliarsi in una lavanderia, e dopo averla difesa da maniaci e guardoni, riceve il suo indirizzo, con il prezioso incarico di riportarle a casa la biancheria pulita che si era appena tolta. Saejima si reca all’appuntamento e scopre che la ragazza lavora per un certo Ren, con cui ha una relazione, appartenente al clan mafioso del Kyokukikai, e che altro non è che una “Call girl” per VIP. Ma stanca di questo lavoro, decide di mollarlo e annuncia Saejima come suo prossimo fidanzato. Ren va su tutte le furie e, poco dopo, ordina ai suoi di incendiare l’appartamento di Shizuka, uccidendo il suo piccolo gattino. Saejima si precipita lì, e dopo aver realizzato in quali guai si fosse cacciata la donna, decide di aiutare Shizuka a vendicarsi di Ren, dall’alto del suo passato da teppista come “cane rabbioso di Kamakura”. Shizuka accetta e gli promette il suo corpo come ricompensa, ma poi lo stordisce, rubandogli dalla cinta la pistola che aveva sequestrato illegalmente ad un killer professionista. Sakura quindi, intenzionata a farsi giustizia da sola, e vendicare il suo gatto, appica il fuoco ad uno dei locali appartenenti a Ren nella zona a luci rosse della città, per poi sfondare l’ufficio principale della sede del Kyokukikai, a bordo di un grosso camion…

Shizuka continua il suo attacco terroristico ai danni della Kyokukikai, semina il panico e ruba le granate stipate nei loro uffici, mentre Ren arriva sul posto, lei scappa via, e dopo aver rintracciato e sparato alle automobili della Teiryukai (l’estesa organizzazione mafiosa che controlla la stessa Kyokukikai) ruba loro una valigetta piena zeppa di contanti. Ren, riceve la visita di uno dei capi del Teiryukai, il signor Inokuma, che minaccia di fargli perdere il posto se non risolve subito questo casino, rintracciando Shizuka e la preziosa valigetta. Saejima, spinto da Okita, riesce a farsi coraggio e raggiungere Ren, che intanto, riceve un messaggio da Shizuka: se vuole riavere la valigetta deve presentarsi nel luogo dove si sono incontrati per la prima volta, Toshiyuki dopo averlo malmenato, decide di accompagnarlo. Il luogo dell’incontro è l’acquario comunale. Uno dei collaboratori di Ren decide di spifferare tutto a Inokuma, deciso ad uccidere entrambi, si reca anch’egli sul luogo dell’appuntamento. Ren trova Shizuka, che pare intenzionata a suicidarsi, coinvolgendo Ren nel suo insano gesto. Lei infatti, non ha mai perdonato il tradimento subito da quello che una volta era il suo amato fidanzato, si era sempre comportato benissimo finchè non la “prestò” ai suoi capi per sollazzare i clienti e conservare il posto nell’organizzazione. Ren ammette le sue colpe, rivela a Shizuka che era stato Inokuma a dare l’ordine di bruciare il suo appartamento, ma che il gatto a cui era tanto affezzionata era ancora vivo, tenuto da lui, nel miglior modo possibile. Detto questo decide di sacrificarsi, e donare solo la sua di vita, affiché lei possa vivere felice con Saejima, un uomo diverso da lui che potrà renderla davvero felice. Ma Shizuka non ci sta, ammette di amarlo ancora e propone a Ren di fuggire insieme, lasciandosi tutto alle spalle, per la “gioia” di saejima che vede svanire la sua prima e vera storia d’amore, ancor prima che inizi. Poco dopo arriva Inokuma e i suoi scagnozzi, decisi a far pulizia, e riprendersi la valigetta ma Saejima, nonostante il cuore in frantumi, decide di difendere l’amore dei due e, infrangendo il vetro delle gabbie dell’acquario con dei colpi di pistola, risolve la situazione inondando tutto d’acqua e dando modo a Ren e Shizuka di scappare. Questa strana faccenda si conclude e tutto torna alla normalità. La triste vita di Saejima tra dvd porno e incontri sessuali a pagamento con donne dalla dubbia bellezza continua, ma a quanto pare qualcuno a cui lui piace davvero c’è, la ragazzina che gli ronza sempre intorno, la quale gli promette che una volta cresciuta, gli regalerà la sua verginità…

Dopo un breve prologo in cui Saejima e Onizuka si contendono, a suon di pugni e insulti, l’amore (per non dire qualcos’altro) di una ragazza immagine di un locale a pagamento, (e che di loro se ne frega meno di nulla) ritroviamo Okita che sfrutta la perversione di Saejima per filmare le parti basse delle adolescenti che girano nel parco di Inogashira, per poi venderle ai maniaci del fetish. I due se la spassano alla grande, Saejima con i suoi soliti incontri di sesso a pagamento con la donna dalla faccia da alieno e filmini porno in 3D e Okita con i suoi intrallazzi con le dolci fanciulle della zona. Questo finché non arriva il nuovo commissario di Kichijoji che, altri non è che Maruyama, una vecchia conoscenza di Saejima, agente della sezione minorile del commissariato di Shonan, dove Onizuka e soci hanno fondato la propria leggenda. Deciso a mettere in riga i due, impone a Saejima di smetterla con gli incontri sessuali durante gli orari di lavoro e spedisce Okita in un programma di sensibilizzazione alla guida sicura dei veicoli. Stavolta nemmeno il padre di Okita può far nulla, trasferito nel commissariato dell’isola di Hachijo. Saejima disperato, cerca quindi un nuovo impiego, che gli permetta di vivere una vita serena, ma senza successo, nessuno lo vuole per via della sua brutta faccia. Dopo l’ennesimo no, nel tentativo di dar fuoco ad un locale, viene fermato da Jun Kamata, altra vecchia conoscenza di Shonan, nonché compagno fidato, con cui formava il terribile duo di Kamakura. A quanto pare è tornato dall’America, per risolvere una questione che per ora non vuole rivelare al vecchio amico e, non è per nulla contento della vita che Saejima sta sviolgendo, non vede in lui il cane rabbioso di una volta. Così come Kamata, anche Maruyama vorrebbe rivedere il Saejima di un tempo, e lo sfida a rasarsi a zero, come sacrificio della sua rinascita. Saejima, dopo vari tentennamenti, accetta e vuole dimostrare a Kamata di essere ancora l’uomo di cui può fidarsi ciecamente, come ai tempi di Shonan. Dimostra subito il suo nuovo carattere, salvando la vita ad una ragazza che precipita dal tetto della scuola. Kamata ne approfitta per spiegare il motivo che lo ha portato di nuovo da quelle parti, Kaoru suo fratello, (che in GTO Shonan Junai Gumi tutti avevano preso per donna corteggiandola assiduamente) si trova in coma, per una droga sintetica spacciata in giro ultimamente, che mischiata all’alcol, rende la vittima ossessiva e pericolosa. Pure la ragazza che ha salvato Saejima, ne aveva fatto uso, contro il suo volere, proprio come suo fratello. A sostenere la sua “guerra” ci sono altre due persone molto note nel movimentato periodo della sua adolescenza: Nakajo e Akutsu. Decide così di dare una mano ai tre, che stanno cercando un tizio che ha una rosa blu contornata di spine tatuata sulla spalla che sarebbe, a quanto pare, il capo dell’organizzazione che si occupa di spacciare questa pericolosissima droga…

Una misteriosa liceale, amica della ragazza che ha tentato il sudicio, sembra conoscere il posto in cui gli spacciatori e l’uomo con la rosa blu si devono incontrare, ovvero in un ospedale diroccato a Jindaiji. Kamata va con lei, mentre Saejima si reca in un locale a luci rosse a tema cosplay con Okita. Arrivati sul posto, la ragazza comincia a spogliarsi e Kamata, distratto, viene trafitto da dietro dal coltello di uno degli uomini che lavora per l’uomo che stava cercando. Kamata Capisce l’inganno, ma circondato, non riesce a reagire in tempo, preso alle strette, viene imbottito di pasticche e alcol e trascianto sul tetto dell’edificio. Per fortuna Saejma li raggiunge, pensando che Kamata fosse andato lì per un spassarsela con la signorina, che secondo Okita altro non era che una sadica mangiatrice di uomini. Kamata, tra le illusioni e i miraggi, causati dalla terribile droga sintetica, tenta il suicidio lanciandosi giù dal tetto dell’ospedale, ma Saejima si butta con lui, salvandogli la vita. Okita nel tentativo di fermarli riesce a recuperare la targa del veicolo che i malviventi usano per scappare, e cosi risalgono all’appartamento dello spacciatore che ha colpito Kamata, sequestrando parte della droga. Questo viene poi trovato morto, ucciso dal capo dell’organizzazione per il danno subito e lo smarrimento della targa che li ha fatti scoprire. Saejima, deciso a vendicare l’amico, chiede aiuto al commissario Maruyama, ma le prove sequestrate sono sparite, ed è impossibile esaminarle. Decide quindi di sfruttare tutti gli agganci del mondo dell’illegalità che conosce per ricavare informazioni ma, trattandosi di locali dediti al porno e al fetish, non risolve granchè. Viene cosi in suo aiuto la ragazza-alien degli incontri sessuali a pagamento che, sorpresa-sorpresa, è una bellissima ragazza, camuffata da donna orribile, per evitare problemi. L’uomo con la rosa tatuata, si trova nel piccolo club posto dietro Yodobashi e così Saejima si precipita li. Di uomini con un tatuaggio simile, ce ne sono a bizzeffe e Sajima per non sbagliare, decide di metterli K.O. tutti. A dargli una mano arriva un suo collega, un certo Shido, della stazione di Kichijoji. Il rinato gargoyle del parco di Inogashira, tira un sospiro di sollievo ma, il tipo che stavano cercando incessantemente, è proprio davanti a lui: a capo di tutto c’è l’agente corrotto, ed ecco il motivo della sparizione delle prove alla stazione di polizia. Per fortuna Kamata dal letto dell’ospedale ha sentito tutto da Okita, e si reca lì per prendere a calci l’uomo che ha ridotto il fratello in quello stato. Ad accompagnarlo ci sono Nakajo e Akutsu, che mettono facilmente fuori gioco tutti gli scagnozzi di Shido. Kamata sta finalmente per vendicarsi quando Shido rivela di non essere stato lui ad ordinare l’uccisione del fratello ma un tizio che ha un anello raffigurante un Uroborus (il serpente che si mangia la coda) e, dopo averlo detto, si auto-inietta una dose della droga che spaccia, rendendo il proprio copro immune alla fatica e al dolore. Ma davanti non ha certo delle persone normali e ben presto se ne renderà conto; Akutsu gli rompe i legamenti delle braccia rendendolo inerme, massacrato dal resto della compagnia, capisce che le vere bestie inumane sono proprio i tre che lo hanno scoperto, i terribili ed efferati teppisti di Shonan, che dopo averlo sconfitto, si dirigono verso l’uomo con l’anello a forma di serpente…

Saejima, alle prese con un’app da erotomani che consiste nel far sballonzare le tette di una giovane fanciulla disinibita, viene a conoscenza di un tizio mascherato, un tale “Kamen Teacher”, che va in giro a punire gli studenti indisciplinati. Nonostante la maschera gli copra il viso, tutte le ragazze sembrano impazzire per lui, definendolo affascinante. Saejima quindi, deciso ad usare la sua stessa idea per coprire la faccia da gargoyle che si ritrova e conquistare qualche bella ragazza, ottiene in prestito la maschera, ricattando il misterioso individuo. Parte così l’era di “Kamen Police-man” tutte le ragazze carine della zona alle prese con un problema vengono salvate dal Saejima mascherato che in poco tempo conquista fama e popolarità fra tutte le studentesse della zona. Ma a lui interessa altro, oltre la fama, magari un riconoscimento “orale” e così, esagitato e arrapato, salva l’ennesima donzella in pericolo, che però si rivela essere alunna di un’insegnante che ben conosciamo: Eikichi Onizuka. Che assieme a Nakajo e Akutsu stava cercando di riportarla a casa. Arriva in suo soccorso un altro tizio mascherato che, incredibilmente, batte i tre colossi di Shonan in poco tempo, e requisisce la maschera a Saejima, che decide di abbondare la strada dell'”eroe”. Nel pieno del suo “duro” lavoro, Saejima viene chiamato da Yu, la dolce bambina innamorata di lui (per motivi sconosciuti) e, dopo averla “aiutata”, Yu gli rivela di non avere paura della sua brutta faccia perché somiglia tantissimo a quella del suo fratellino Yuto. Proprio in quel momento Saejima incontra la madre della piccola, che si rivela essere una vecchia fiamma di Saejima dei tempi di Shonan. Con lei c’è Yuto, il fratello di Yu, che sembra davvero il figlio illeggittimo di Saejima e, facendo due calcoli la possibilità che quello sia davvero sua figlio diventa via via sempre più tangibile. Cosi Saejima decide di indagare, compra per lui un giocattolo e va a trovarlo a casa sua. A quanto pare Chika se la passa bene, vive infatti in una mega villa con macchinone al seguito, e Yuto e Yu sono circondati da ogni bene possibile, ma quello che manca a loro è l’affetto e la presenza del padre, sempre via per lavoro, così Saejima decide di portarli tutti e due al Luna Park. Passano una giornata fantastica ma ad aspettarli c’è la madre, arrabbiatissima con Saejima, per questa sua voglia di fare il padre, quando ormai è troppo tardi, la quale gli conferma che Yuto è davvero suo figlio ma, 4 anni fa quando tentava di dirglielo, lui era troppo preso da risse e partite in tv, non la stava neanche a sentire, così dovette proveddere da sola al parto e al resto e poco dopo finì tra le braccia del padre della piccola Yu, capace di starle accanto come un uomo che si rispetti. Saejima, distrutto, non può altro che fare ammenda delle proprie colpe, e lasciare Chika e Yuto alla loro vita. Con grande sopresa di Okita, Saejima vince ben 30 milioni di Yen alle corse dei cavalli, indovinando ua tris, incerto su come spendere l’ingente somma, riceve l’invito al matrimonio di Saruwatari, suo vecchio compagno di corso, che si sposa a Nagoya, così si dirige dall’amico, accompagnato da Okita, che porta con sé la borsa piena di soldi, nascosta con poca cura dallo stesso Sajima. Arrivato lì gli chiede della giovane e avvenente Maihara, che frequentava il corso di polizia assieme a loro. Saruwatari confida all’amico che la ragazza naviga in cattive acque, e di starle alla larga. Si scoprirà poi che lavora in un locale chiamato “Go go heaven” in pasto agli usurai per aver contratto un grosso debito per salvare la vita a suo padre. Saejima allora decide di riscattare il debito, con i soldi vinti alle scommesse, dando 10 milioni agli strozzini e il resto dei soldi a lei, così da poter vivere tranquilla lontana dai guai. Non c’è gloria per il poliziotto dalla faccia demoniaca ma dal cuore d’oro, che continua ad inseguire con Nakajo e Akutsu, l’uomo che ha mandato in coma il fratello di Kamata…

Toshiyuki Saejima
È uno dei migliori amici del professore Onizuka, fin dal liceo. È un poliziotto corrotto di 22 anni conosciuto come “il Gargoyle del Parco di Inokashira” a causa della sua faccia spaventosa. Praticamente vergine, le sue uniche esperienze sessuali sono con una escort che frequenta. All’epoca del liceo era conosciuto come uno dei “Cani rabbiosi di Kamakura” insieme al suo migliore amico Jun Kamata.

Soichiro Okita
È un poliziotto ventunenne sottoposto di Saejima. Suo padre è un VIP nel dipartimento di polizia e gli permette di cavarsela con lavori approssimativi facendo quel che vuole durante il servizio. Ha una fidanzata modella di nome Maria. Gli piace fare sesso ovunque e in qualsiasi momento. Più tardi viene trasferito alla direzione del traffico per essere la loro mascotte come punizione. Assomiglia leggermente a Jun Kamata.

Tetsuji Maruyama
È il nuovo capo della polizia al distretto di Kichijoji e quindi superiore di Saejima. Vuole mettere a posto Saejima e usa la forza bruta per tenerlo a bada, al fine di risvegliare in lui la forza e lo spirito che aveva da giovane, si tratta infatti di una vecchia conoscenza per i nostri ex-mototeppisti, dal momento che hanno avuto a che fare più volte con lui quando era nella polizia di Shonan nella prefettura di Kanagawa, specialmente durante la guerra di Shonan raccontata in “GTO Shonan Junai Gumi”.

Little Grey Alien
È una escort, di cui non si sa il nome, che Saejima frequenta abitualmente. Fuori dal lavoro è una studentessa molto diversa dal suo look da “aliena”. Il suo travestimento le permette di non essere riconosciuta, cosa che è successa in passato. Nonostante si veda con Saejima solo per i soldi, tiene molto a lui e lo abbraccia quando è giù.

Yuu
È una studentessa delle elementari del posto che visita di frequente il box della polizia del parco Inokashira per dar fastidio a Saejima. Sembra avere una forte connessione con Saejima e comprende la sua natura pervertita, giungendo addirittura a rubare le mutandine di sua madre per lui. Proviene da una buona famiglia e ha un fratellino di nome Yuuhito, col quale Saejima scoprirà di avere un legame.

Shizuka Arimori
È una modella diventata escort di alta classe che è stata con più di mille uomini, cosa che le è valsa il soprannome di “donna dei mille”. Il suo ragazzo, Rin, l’ha costretta a diventare una prostituta e abusa di lei se non riesce a raggiungere la quota giornaliera. Rendendosi conto del suo sbaglio, se ne va e prova a vendicarsi di Rin. Ha un gatto che ama con tutto il cuore.

Rin
È il fidanzato di Shizuka. All’inizio amava la sua ragazza e la ricopriva di regali, ma poi il suo atteggiamento è cambiato nel tempo e ha cominciato a trattarla come un oggetto. Gestisce un’agenzia di modelle come copertura del suo giro di prostituzione e lavora per suo fratello Inokuma, della gang Dragon Emperor.

Inokuma
È il fratello di Rin e leader della gang Dragon Emperor. Spietato e brutale, non perdonerà facilmente nemmeno suo fratello quando Shizuka minaccerà di mettere a repentaglio le sue operazioni, e ordinerà a Rin di catturarla ad ogni costo. Ha numerose cicatrici sul viso e mastica sempre una gomma rumorosamente.